giovedì 23 agosto 2018

Porto giorno 2: alla scoperta della città

Primo risveglio a Porto, spalanchiamo le finestre della camera e... c'è nebbia, no dai, diciamo foschia. Ma noooo. Che ci vuoi fare? Mangiarci su, quindi via che si esce per fare colazione, ci dirigiamo verso una panetteria di cui ho tanto letto: Panetteria pasticciaria Bolhão, che si trova davanti al famoso mercato coperto che, in questo momento, però, è in ristritturazione.
Sulla strada qualche fotina



Arriviamo e quanta scelta! Optiamo per prendere qualcosa d'asporto e mangiarlo mentre ci dirigiamo verso la nostra prima tappa:





Ma quando, ripassando in piazza vediamo questi bei tavolini ci accomodiamo: non dimentichiamoci che siamo in vacanza!


Ancora qualche foto, alla fine anche con la foschia ha il suo fascino



Quindi si riprende la strada per il ponte Luis I, l'intenzione era di arrivarci in metro per accoricare i tempi ma visto la poca strada da fare preferiamo camminare, siamo ancora belli freschi!
Ed ecco quello che la foschia ci permette di vedere del ponte... indiscutibilmente l'atmosfera è davvero particolare: mi piace!












Arrivati dall'altra parte a Vila Nova de Gaia vediamo i Giardini do Morro ma visto che il tempo è quello che è optiamo per salire subito a visitare il Mosteiro da Serra do Pilar. Qui c'è anche un bel punto panoramico: Miradouro da Serra do Pilar da cui fotografiamo i Giardini do Morro e quello che la foschia ci permette




Ed ecco la chiesa, a fianco, sulla sinistra l'ingresso per le visite 


Optiamo per il biglietto completo che comprende anche la visita alla chiesa che però è solo guidata, in attesa della nostra accompagnatrice giriamo per  chiostro a pianta circolare













ed ecco arrivare la ragazza che ci farà da guida, più un'accompagnatrice muta, ma la Chiesa parla da sola: davvero imponente l'interno









quando veniamo accompagnati fuori pensiamo sia finito tutto lì e invece la guida viene sostituita da un militare, si perchè al momento il monastero è sotto la responsabilità dell'esercito. Ci porta per diverse scale, strano vero? Fino ad arrivare a questa chiocciola


c'è da dire che una volta in alto la vista su Porto e il Douro valgono la salita!


 






e poi, molto gentilmente, il militare ci fa scendere, ecco scendendo è un po' più facile fare foto





tornati al Miradouro, mentre faccio il punto del nostro peregrinare che è solo all'inizio, Andre si sbizzarisce in foto










quindi torniamo verso il ponte, ecco questa la salitina per arrivare al monastero...


siamo anche fortunati, sta uscendo un pallido sole!










Prossima tappa Rua da Flores costelalta di negozietti








 Poi gira di qua, gira di là arriviamo alla prossima meta: la casa do Infante Henrique dove, secondo alcuni storici, nacque l’Infante D. Henrique il Navigatore.







e durante una serie restauri, sono stati scoperti resti di un palazzo di epoca romana che ora è possibile vedere







a pochi passi dalla casa museo eccoci sbucare sul lungo Douro in uno dei quartieri più spumeggianti di Porto: la Ribeira  da cui si può godere un'incredibile vista del ponte in tutta la sua maestosità ed eleganza







il sole ci istiga a fotografare senza sosta queste case colorate, il ponte e noi!









ma basta gironzolare, il nostro percorso ci attende: via che si parte per i giardini de Palacio do Cristal, le stradine che percorriamo sono davvero deliziose


e poi sfociamo sul lungo Dourodove mi viene un brutto brutto presentimento, in linea d'aria ci siamo e perchè non vediamo ancora nulla? Semplice perchè è il momento di salire:



no ma falli due scalini due

 

Prima scalini, poi una salita, poi si svolta e si fa un'altra salita, arriviamo ad un funerale e che fai? Continui dritto su per la salita.. no ma basta! Ok, spezziamo una delle ultime salite fermandoci a prendere dei panini da mangiarci arrivati al parco. Dopo l'ultima salita l'impatto è questo


decisamente niente male! non c'è che dire: Porto, con i suoi scorci, e i suoi panorami ripaga completamente delle faticose salite




panchina all'ombra e via che si mangia il nostro apnino portoghese preferito: il PREGO che si differenzia da quello di Lsbona per l'aggiunta di una fetta di formaggio e una di prosciutto cotto



certo che qui sulla panchinetta all'ombra di questo albero imponente si sta proprio bene! Dopo esserci rifocillati  buttiamo un occhio alla mappa e cominciamo l'esplorazione




















rimirato il parco via che saltiamo sull'autobus 201 direzione Viso per scendere alla fermata Boavista - Bom Sucesso ma perdiamo la fermata e scensdiamo a quella dopo che, per fortuna, è lì vicino e così attraversiamo la rotonda dove possiamo ammirare il Monumento aos Heróis da Guerra Peninsular


 

e finalmente eccoci, giro veloce di qua




per poi andare a caccia del supermercato dove rifornirci d'acqua


 A missione compiuta torniamo verso la rotonda per prendere l'autobus 203 direzione Castelo do Queijo che ci porterà alla fondazione Serralves, veramente alla fermata dell'autobus vediamo chepossiamo anche prendere l'autobus 201 e fare quattro passia  piedi, quindi il primo che arriva va bene! Arriviamo e abbiamo modo di constatare ancora una volta la guida sportiva degli autisti degli autobus. Prima giriamo per il museo, anche se, come al solito, io certe cose non è che le afferri proprio
 


mentre di altre mi chiedo ma perchè?


che è ovviamente l'opera preferita di Andre




il muro di stoffine si che mi è piaciuto!



come questa opera d'arte in edizione numerata...



altre cose boh...





 



Poi partiamo con l'esplorazione dei giardini: peccato sia tardi e che il tempo stia tornando quello decisamente autunnale di questa mattina...


ma anche così che spettacolo!
























Giriamo fin quasi l'ora di chiusura, quindi alle 19 e qualcosa decidiamo di uscire... peccato non abbiamo modo di esplorarli completamente.
Qui ci fermiamo a ragionare: sono le 19 passate, da programma sarebbe stato bello andare al Farol Molhe do Douro riprendendo l'autobus 203 e con un piccola passeggiata arrivare in riva all'oceano per ammirare il faro al tramonto, cenare lì e poi tornare ma... il sole è non pervenuto, inizia a fare freschino e dubito, con questa foschia, si possa vedere decentemente il faro, quindi cambio repentino di programma si torna verso l'albergo e si va a provare la Francesinha per eccellenza, almeno a sentire diverse fonti, quella del Cafè Santiago, in Rua de Passos Manuel, che ovviamente si trova ad una salita dal nostro albergo.il posto è stra-pieno ma siamo fortunati e troviamo un tavolino per due.


 Andrea opta per la classicissima Francesinha Santiago (9,75 euro)


io pensavo di contenermi con un Cachorro Santiago especial (6,5 euro) ma una volta visto il piatto non saprei dire quanto mi sono contenuta...


Decisamente sazi torniamo verso l'albergo quando veniamo rapiti da un profumo di grigliata che definirei commovente


ci avviciniamo e che spettacolo per gli occhi, per fortuna abbiamo appena mangiaato, e direi abbondantemente, altrimenti chi ci teneva? Appuntiamo mentalmente che domani sera si mangia qua!


A lato di questo posticino troviamo NATAS D'Ouro che vende il dolcetto portoghese per eccellenza: il pasteis de nata, non resistiamo e ne prendiamo 4... sono arrivata tardi con la foto.


per gustarceli in camera e buona notte a tutti i sensi di colpa per queste golosità!










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