martedì 6 settembre 2016

Atene: ultimo giorno

Ultimo giorno ad Atene e io non sono particolarmente in forma, optiamo quindi per una giornata di relax perdendoci per le vie della città ormai famigliare.
Arriviamo a piedi fino alle vie del mercto a caccia di ricordini e soprattutto delle mitiche calamite. Per arrivarci passiamo nuovamente dalla Cattedrale.





Girovaghiamo pigramente facendo i nostri acqusiti fino a quando la fame iniza a farsi sentire. Decidiamo di tornare da Bairaktaris e anche qusta volta non restiamo delusi: zucchine fritte, foglie di vite ripiene di riso e manzo e gyros di pollo.


Con il pancino così pieno abbiamo proprio bisogno di fare quattro passi e ci dirigiamo verso i Giardini Nazionali per perderci fra i viali e prendere il fresco venticello all'ombra degli alberi sedendoci qua e là sulle panchine disseminate per il parco.









Che pace e che calma: chi mai direbbe che siamo nel centro di Atene e proprio qui a fianco sfrecciano le auto su quella che è un'arteria principale del traffico ateniese?
Arrivano le 16.00 e ci avviamo verso l'albergo per ritirare i bagagli e alle 17.00 siamo diretti verso la metro.


Per fortuna ci siamo mossi presto: scopriamo infatti che non tutte le metro arrivno fino a all'aeroporto, ma solo una ogni mezz'ora, infatti questa ci lascia a quattro fermate di distanza, per fortuna dobbiamo solo aspettare quindici minuti. Quando finalmente arriviamo troviamo una coda kilometrica per la consegna dei bagagli e, per non farci mancare nulla, scopriamo che il nostro gate è a 18 minuti di cammino da dove siamo ora (occielo, in realtà un po' di meno, ma ammetto che ci siamo dati una bella mossa per raggiungere il gate).
Per una volta il mio muoverci parecchio prima ci ha premiato e arrivamo comunque per tempo al gate e riusciamo persino a rilassarci un po' prima dell'imbarco.
Il volo scorre tranquilo e senza intoppi e in due ore e quindici minuti siamo a Malpensa.

venerdì 2 settembre 2016

Atene: settimo giorno

Il programma di questa mattina è sole, mare e relax.
Prendiamo la metro ad Acropolis fino al capolinea Elliniko, da qui con l'autobus 122 arriviamo a Glyfada dove le spiagge libere sono comunque attrezzate con ombrelloni, bagni chimici e cabina per cambiarsi.
Troviamo la spiaggia che ci soddisfa ma ad una cosa non eravamo pronti: la spiaggia sassosa.
Quindi prima missione: caccia di scarpine in gomma per fare il bagno più agevolmente... ma dopo tanto cercare a vuoto ci accontentiamo delle ciabatte da mare: meglio di niente.














La mattinata vola senza neppure che ce ne accorgiamo, tra bagni, in un'acqua limpidissima e piacevolmente fresca, e il sole.
Quando decidiamo di tornare ci fermiamo in una bella panetteria/pasticceria per un goloso pranzo.








Riprendiamo autobus e metro per tornare verso Atene e dopo un rapido pit-stop in albergo siamo di nuovo fuori in direzione Museo dell'arte Cicladica: oltre alle famose statuette cicladiche e alle piccole barche in marmo, la collezione del museo include antichi manufatti di varie epoche: minoica, micenea, geometrica, arcaica e classica, il tutto esposto in un'allestimento spettacolare.















Usciti da qui passiamo al Museo Bizantino: bellissima location per una vasta e varia collezione. La struttura dell'edificio su piani diversi in grandi open space crea un bel movimento e la spettacolarità dei reperti ne completa il fascino. Il museo è grande e la visita tra icone, mosaici, dipinti, libri e paramenti sacri ci occupa un'ora e mezza.



















Il museo è ai piedi del Licabetto e, appena usciamo, partiamo con la scalata. Prima un po' di strada asfaltata in salita e poi 5 belle rampe di scale.

Arriviamo così alla teleferica e visto la stanchezza della giornata optiamo per prendere "la scorciatoia meccanica".
Arrivati in cima lo spettacolo è davvero emozionante: con un solo sguardo si abbraccia dallo Stadio Panatenaico all'Acropoli passando per il Tempio di Zeus Olimpo e sullo sfondo il Pireo.










Il sole sta calando regalandoci un tramonto meraviglioso,










quando la luce naturale sparisce e si accendono quelle artificiali lo spettacolo cambia ancora.

 


E' tardi: è ora di andare a cena, tornando a piedi verso l'hotel ci fermiamo da To Kati Allo per una sostanziona cenetta.