domenica 20 agosto 2017

Copenaghen giorno 7



Ultimo giorno a Copenaghen. Il sole splende: per fortuna visto che vogliamo visitare i Giardini botanici. Usciamo abbastanza presto 










e alle 9.30 siamo già ai giardini: che incanto, che meraviglia: tutto curatissimo e con una bellissima atmosfera di pace e tranquillità. 







































Aspettiamo le 10, l’apertura della serra, girovagando per il parco e sedendoci un po’ su di una panchina godendoci il sole e i giochi delle nuvole che scorrono veloci nel cielo. La visita alla serra è incredibile, quante piante e quanti climi! Nella parte centrale, quella più alta della serra, è anche possibile su delle scale a chiocciola per ammirare la serra dall’alto. 















 Il tempo scorre veloce e decidiamo di tornare in albergo ma abbiamo ancora una missione da compiere: acquistare le cartoline… ovviamente arriviamo sempre all’ultimo. Compriamo cartoline, francobolli e qualche ricordino in un paio di negozi dello Strøget (dove altrimenti?). 




Arrivati in albergo scriviamo le cartoline e ci prepariamo a salutare Copenaghen… anche Copenaghen ci saluta: dopo aver sempre schivato la pioggia proprio mentre lasciamo l’albergo si scatena un acquazzone in piena regola. Per fortuna la stazione è vicinissima e così eccoci qui, prendiamo i biglietti per il treno e, sempre grazie al sito www.rejseplanen.dk verifichiamo che dobbiamo cercare il treno per Göteborg per arrivare in aeroporto. 


Arriviamo piuttosto presto,





mentre il nostro aereo arriva piuttosto tardi, comunque alla fine, si parte, il volo trascorre tranquillo e arriviamo a Malpensa perfettamente in orario grazie al “vento in coda” come ci aveva promesso il comandante alla partenza da Copenaghen.







Quando dico che il volo è tranquillo è rispetto alle condizioni meteo perchè io, durante le due ore sono tutt'altro che tranquilla.
Poco prima della aprtenza, mentre mi allaccio la cintura, sento qualcosa di tipo emtallico che mi cade sul piede. Penso sia qualcosa che ha andrea in tasca e invece, poco dopo, guardando l'orologio capisco cosa è caduto


noooooooooooooooooooooooo il mio orologio!!!!! Ora chi mi conosce un pochino può avere un'idea dell'inferno che mi si è scatenato dentro. Quindi a parte fare foto a caso con la fotocamera solo per poter vedere l'ora (follia lo so ma non avevo voglia di accendere il telefono) Andrea ha anche avuto l'idea geniale di fare le foto sotto i sedili per vedere se riuscivamo a trovarlo.




Ci toccherà aspettare di toccare l'italico suolo e che tutti se ne siano scesi per poter buttare un occhio in giro e fortuna delle fortune lo ritrovo!!!!