Eccoci belli carichi in aeroporto ad aspettare l'aereo delle 10.50 che ci porterà in Portogallo a Porto.
Ovviamente mentre aspettiamo girovaghiamo alla ricerca di cavolate da comprare... e non è sempre facile contenersi.
Finalmente viene comunicato il gate e via che si parte.
Le solite foto sceme in attesa dell'imbarco anche perchè ci imarcano con 20 minuti di ritardo...
e le solite foto sceme sull'aereo.
Sul volo ci viene anche servito un leggero pranzo con le gommose a forma di aeroplanino: fortissime!
Il volo passa tranquillo dopo qualche sonnellino e le mitiche parole crociate che compro sempre in aeroporto e faccio solo durante il volo d'andata e di ritorno
dopo circa 2.50 ore di volo atterriamo su suolo portoghese e, dopo il ritiro dei bagagli e la sosta per prendere l'andante tour al banco informazioni ci dirigiamo verso la metro che nel piano sotto dell'aeroporto.
Scendi scendi scendi arriviamo giusto in tempo per salire sulla metro che sta arrivando ma accidenti: ci sono solo 3 carrozze. Con incredibile fortuna ci sediamo anche! comunque dritti fino a Trindade dove scendiamo per cambiare line a e performantissimi ci ricordiamo di ritimbrare il biglietto.
Una fermata sulla linea gialla D in direzione Sant Ovidio ed eccoci alla fermata del nostro albergo: Aliados.
L'albergo è davvero a due passi dalla metro, quindi facciamo un velocissimo check in, giusto il tempo di fare una foto dalla camera:
bella vista sulla piazza, e via che siamo già per le strade di Porto.
Ovviamente prima tappa la piazza su cui affaccia il nostro albergo: Praca da Liberdade, in fondo alla quale si trova la statua del venditore di giornali appoggiato ad una cassetta delle lettere.
Da qui si vede e si raggiunge con pochi passi la stazione Sao Bento: ok il nostro albergo è proprio in una posizione strategica.
La stazione è assolutamente da non perdere: il grande ingresso è completamente rivestito dalle famose mattonelle Azulejos. Nella parte alta della salaviene raccontata la storia dei mezzi di trasporto dai primordi alla comparsa del treno. In basso, invece, sono raffigurate scene della storia del Portogallo. Veramente spettacolare.
Usciamo e ci dirigiamo verso l'Igreja de Santa Clara che ci hanno consigliato al poto della più famosa Sao Francisco. Sfortunatamente non si possono fare foto, ma ci siamo sbizzarriti comprando cartoline. L'ingresso è gratuito, la Chiesa è piccina ma grazie alla guida che ci ha raccontato la storia della Chiesa e dell'ex convento a fianco è stata una visita davvero interessante. La chiesa, a breve, chiuderà per dei restauri.
Riscendiamo, che qui a Porto è tutto un sali e scendi... la parola pianura non è che non sanno come si scrive proprio non c'è nel dizionario, e troviamo la cattedrale: imponente.
Il tempo si sta guastando, o meglio sta scendendo un po' di foschia che offusca un po' il panorama, infatti la torre dos Clerigos si vede così
ma non ci scoraggiamo.
Entriamo, visitiamo velocemente le navate
e poi facciamo i biglietti per visitare i chiostri, la terrazza sopra di loro e un piccolo museo di paramenti sacri. Anche qui, è un tripudio di Azulejos nei tipici colori azzurro-bianco.
Usciamo per scattare ancora qualche foto
e accidenti, un po' perchè è l'ora della merenda, un po' perchè vedo un furgone con un enorme donuts ci viene una voglia di fare quella bella scalinata e scoprire se quel furgone è un food truck e.... che delusione!!! è semplicemente parcheggiato!
Ok dai, rifacciamo la scalinata e ci dirigiamo alla prossima meta: visto la foschia persistente decidiamo di lasciare a domani la Torre dos Clerigos, visto che è considerato uno dei migliori punti panoramici della città e che per arrivarci dobbiamo salire 240 scalini forse conviene affrontarla con il bel tempo, quindi via che si va verso la Livraria da Lello. Ovviamente affrontiamo una bella salita e poi un'altra e un'altra ancora e finalmente eccoci: ma quanta coda! no, no, decidiamo che non è il caso. Proprio qui vicino c'è l'Igreja do Carmo, famosa per la sua facciata laterale che presenta finestre con balaustre ed è completamente ricoperta di azulejos che raffigurano scene religiose. Quindi ammiriamo la chiesa dall'esterno
e, visto che la messa sta per finire, riusciamo a fare un giro anche all'interno, veramente notevole con un magnifico esempio di intarsiatura dorata.
La stanchezza inizia a farsi sentire e anche la fame: eccerto è ora di cena!
Torniamo in albergo per una tappa veloce prima di uscire per rifocillarci e cogliamo l'occasione per chiedere dove possiamo trovare un minimarket perchè, incredibilmente, girando per tutto il centro, non ne abbiamo trovato neppure uno.
Scopriamo che ce ne è uno nel centro commerciale Trindade: giusto ad una fermata di metro che ovviamente facciamo a piedi. Usciamo per rifornirci di acqua e viveri vare e ci facciamo convincere dal ristorante che è qui attaccato: Alma Portuense Restaurante.
Andrea ordina la Francesinha à Alma (7 euro)
mentre io un Prego em Prato (6 euro). Tutto buono!
Si torna in albergo per ammirare la vista sulla piazza illuminata e finalmente il meritato riposo.
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