Il tempo di trovare i nostri posti e via che Andre si documenta sulla nostra meta finale: i mercatini di Colmar.
ma il viaggio è lungo e ci sta anche una lettura impeganta... si fa per dire.
Io mi faccio invece rapire dal paesaggio.
Arriviamo a Basilea alle 11.30 e visto che il treno per Colmar parte alle 12.21 approfittiamo per andare in bagno: due euro a testa e i bagni sono pulitissimi.
In men che non si dica ci troviamo a cercare il binario da cui parte il treno per Colmar: il 31.
Torniamo verso il binario da cui siamo arrivati e mmmmmmmmmm
ci guardiamo parecchio in giro ma non vediamo indicazioni, poi, tornati all'interno della stazione vediamo un cartello che ci indica i binari dal 30 con una bella freccia e via che la seguiamo.
Fuori dalla stazione, lungo il marciapiede che affianca la stazione, ci preoccupiamo quando passiamo a fianco degli autobus, ma la freccia continua a dirci di andare dritti, poi finalmente la svolta a sinistra ed eccoci, insomma per via dei lavori ci siamo fatti una bella scarpinata: dobbiamo tenerne conto al ritorno quando avremo meno tempo fra un treno e l'altro.
Eccoci qua sul treno, un treno lunghissimo! E niente io come pendolare Trenord non sono abituata a queste cose.
Mulhouse la fermata prima della nostra
ed eccoci a Colmar appena scesi dal treno: già le decorazioni natalizie sul binario mi piacciono, continuamo così.
Cerchiamo di prendere la via dell'albergo ma accidenti non riusciamo a smettere di fare foto, io poi sono innamorata di questo alberello.
e della stazione
e poi ecco la fissa di questi giorni... noi riflessi in palline che sembrano perfettamente lucide ma non lo sono e quindi siamo sempre sfocati/deformati ma ero in fissa.
Pian piano ci allontaniamo
ma sulla strada non smettiamo di fare foto
fino a quando, passin passetto,
eccoci davanti al nostro albergo: Hotel Turenne. Effettivamente non è proprio vicinissimo alla stazione
ma è tanto carino e, rispetto agli altri visiti, economico.
L'accoglienza ci piace
come ci piace fare gli scemi mentre aspettiamo che finiscano di prepararci la camera
ed eccola qua la camera: piccolina
ma con tutte le comodità
ci fermiamo il tempo necessario per lasciare i bagagli e via che siamo sull'ascensore per cominciare la nostra perlustrazione
è chiaro che la hall dell'albergo ci piace.
5 minuti a piedi sotto un cielo che non sa decidsi: mi apro completamente regalando questo bel azzurro o scarico addosso a questa gente tanta di quell'acqua che non l'hanno mai vista tutta assieme?
Per ora il meteo sembra reggere e siamo qui, sul ponticello di via Turenne sopra il fiume Lauch, che sarà per via del nome del quartiere, Petit Venise, ma a me viene da chiamarlo canale...
un tripudio di decorazioni me lo fanno adorare
cosa scrivevo della fissa delle foto?
a fatica attraverismo il ponticello, e non solo per le tante persone che l'affollano,
e siamo nel primo mercatino: Petit Venise in Place des six montagnes noires
con il presepe meccanico un filo inquietante
e tanta altra gente che curiosa fra le tente bancarelle di cibo, decorazioni e possibili regali per Natale
c'è davvero tanta gente: per forza è sabato pomeriggio!
non resistiamo e dobbiamo provare subito un dolcetto tipico: il kougelhopf con pepite al cioccolato
e Andrea si deve ustionare con il primo Vin brulé rigorosamente nel bicchiere dedicato ai mercatini di Colmar
dai assaggia il dolcetto per non pensare all'ustione
Abbassando gli occhi nel pieno centro storico è impossibile non vedere questi triangoli che indicano la direzione in cui trovare la Statua della Libertà che è una replica in resina dell'originale che si trova a New York. La si può ammirare nel centro di una rotonda stradale vicina all'aeroporto. Alta dodici metri, è installata all'ingresso settentrionale della città dal 2004, anno della sua realizzazione per celebrare il centenario della morte di Auguste Bartholdi, creatore della "Libertà che rischiara il mondo".
anche se a volte creano un filo di confusione...
ma torniamo ad immergerci nel bagno di folla del mercatino
per poi spostarci verso il prossimo, e ammirare, lungo il breve tragitto, le decorazioni natalizie di cui ogni negozio, locale ecc fa sfoggio sulla Grand Rue
e individuiamo anche il locale dove abbiamo prenotato la cena per questa sera
e quando arriviamo, sempre seguendo la Grand Rue all'altezza dell'edificio medievale del Koïfhus e dell'omonimo mercatino: Koïfhus - Marché Intérieur lo spettacolo che ci si para davanti è questo
Saliamo la scalinata per visitare il mercatino e anche da qui scattano tante e tante foto
all'interno, non è possibile fare foto, peccato! Abbiamo ammirato ceramisti, vasai, maestri vetrai, ebanisti, scultori, cappellai, gioiellieri e altri artisti che rappresentano la tradizione del savoir-faire dell'alsazia. Finita la visita al chiuso e soprattutto al caldo rieccoci fuori pronti ad affrontare il prossimo mercatino che è qui dietro in Place de l’Ancienne Douane. Direi che partiamo bene!
Anche qui decorazioni a profusione
adorabili
e le bancarelle?
e ancora decorazioni
Ecco, poi ti trovi davanti questo e pensi, ok, non proprio tutte le decorazioni sono di mio gusto... ok il kitsch ci sta a Natale ma questo è davvero no
sulla strada per il prossimo mercatino, passando sotto i portici sul lato sinistro della Grand rue veniamo attratti dalla vetrina di questa pasticceria: ok ho scelto il mio nuovo albero di Natale!
proseguiamo senza smettere di ammirare le decorazioni delle case
ed eccoci al mercatino di Place Jeanne d’Arc
e qui ci siamo concessi una bella Crêpe alla nutella; tanta roba!
e si riprende a girovagare per raggiungere il prossimo mercatino, ovviamente semrpe qui vicino vicino.
e siamo in Place de la Cathédrale dove troviamo il Marché Gourmand
comode indicazioni da seguire per raggiungere gli altri mercatini
altra giostra per i piccini
un giretto nella Cattedrale è obbligatorio
ed una volta usciti ci spostiamo verso il prossimo mercatino: Place des Dominicains
ed anche qui tante cose belle e buone!
e le giostre epr i più piccoli
e che dire delle decorazioni del ristorante Pfeffel in rue du Rempart?
Si avvicina l'ora di cena e decidiamo di tornare sui nostri passi per andare verso il ristorante scelto per questa prima serata e che spettacolo vedere tutte queste lucine
e proiezioni
Finalmente si mangia! Al calduccio da Stubs dove si prepara un piatto tipico: la tarte flambée: ma se la sanno fare bene! Optiamo per una Traditionnelle per me e una Gratinée per Andrea.
Ma cosa è questa tarte flambée? E' una pasta leggerissima e croccante ricoperta da una sorta di panna, cipolle e pancetta che danno luogo ad un piatto saporito e gustoso, nella versione tradizionale, mentre la versione scelta da Andrea ha l'aggiunta di Emmental.
Bella l'atmosfera del locale davvero piccolino: circa 30 coperti in tutto che si riempiono molto velocemente (anzi sono già tutti prenotati) essendo in centrissimo ma alcune decorazioni ci lasciano perplessi
ma quello che non ci lascia perplessi sono loro: la Gratinée
e la Traditionnelle.e vuoi mettere la comodità? Non servono neppure le posate: te la portano già tagliata.
serve aggiugnere altro?
a si che c'è anche al versione dolce. Potevamo non prenderla? Mela, cannella e zucchero a velo.
Sul tragitto verso l'hotel ancora foto alle mille lucine
un veloce passaggio per i mercatini qui vicini che ormai stanno chiudendo
ripercorriamo il ponticello e che spettacolo!
e poi via a nanna che domani ci aspetta Strasburgo.
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