Partiamo in quarta con una colazione importante fatta nel bel giardino dell'hotel.
facciamo il check-out e lascimo gli zaini in hotel, poi via per continuare l'esplorazione della città.
La
prima metà sarà la Chiesa di San Giorgio. Quindi direzione Piazza San
Marco, o meglio l'imbarcadero da cui parte il traghetto della linea 2
per l'isola di San Giorgio Maggiore. Ovviamente non è facile arrivarci
senza fare mille mila foto, ogni angolo, scorcio, vista è incantevole.
In piazza San Marco poi non ne parliamo.
Finalmente eccoci "in navigazione" in soli 2 minuti al costo di 10 euro a testa (per andata e ritorno)
eccoci sull'isola che si trova proprio davanti a San Marco e Venezia.
Già dal piazzale della Chiesa la vista è incredibile: chissà dal campanile!
Saliamo
al costo di 6 euro con un veloce e pratico ascensore, e ci possiamo
godere la vista a 360° sulla laguna di Venezia: un vero incanto. Ovunque
spazi lo sguardo si resta rapiti.
Finita la visita alla Chiesa riprendiamo il traghetto e torniamo a Venezia. La prossima tappa è la terrazza T Fondaco dei Tedeschi. Ci arriviamo con una bella scarpinata per il centro, speravamo di riuscire a prenotare l'accesso dal tablet ai piedi della terrazza ed invece sorpresa: il tablet non c'è. L'unico modo di prenotare è tramite il sito, ma ci informano che il primo slot libero sarebbe stato 3 ore dopo. Quindi nulla, optiamo per rifarci un "giro" sul Ponte di Rialto.
Poi presi dalla voglia di camminare
decidiamo di dirigerci verso la punta della Dogana per avere un'altra
vista ancora su Venezia e San Giorgio e nel tragitto, goderci ogni
angolo dell'isola. Quindi puntiamo verso sud, passiamo per Campo Santo
Stefano e ripercorriamo il ponte dell'Accademia. Cambio di
direzione, si va verso est passando per la Collezione Peggy Guggenheim
fino ad arrivare alla Basilica di Santa Maria della Salute e subito dopo
ecco la punta della Dogana.
Ci godiamo il venticello fresco e poi, vista l'ora decidiamo di tornare verso l'albergo.
Ci rilassiamo un po' in giardino godendoci l'ombra e il fresco venticello,
recuperiamo gli zaini e ci incamminiamo verso la stazione con una breve tappa al Bacareto da Lele per prendere i mitici ciccheti per il viaggio.
Il tempo a Venezia è davvero volato, ma questo è un arrivederci alla prossima volta.
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