domenica 16 agosto 2020

Gita al Castello Visconti di San Vito di Somma Lombardo

Alla scoperta dei tesori vicino a casa.

Partiamo da casa con un tempo che non induce all'ottimismo, ma stiamo andando in gita... e di questi tempi non è cosa da poco.

Ovviamente ha diluviato,  poi piovuto, poi è uscito il sole, poi ha piovigginato insomma il meteo era peggio delle montagne russe. 

Comunque eccoci! Il castello si presenta già molto bene.

Giriamo attorno alle mura esterne per arrivare all'ingresso

abbiamo un po' di tempo prima della visita guidata quindi prima prendiamo visione delle norme per la visita, poi via di foto all'esterno, visto che all'interno non potremo.








Poi finalmente si entra, nel giardino possiamo ancora scattare qualche foto, ma nelle sale del castello è proibito e accidenti che peccato.


La visita dura più di un'ora che è letteralmente volata grazie alla brava guida, Donata, che oltre ad essere preparata e capace di tenere l'attenzione del gruppo sempre viva ci contagia con il suo amore per la struttura, la storia e il territorio. 

Visitiamo il salotto "moderno" dove a ha vissuto fino al 1996 Gabrio Visconti, l'ultimo discendente della famiglia, poi la cucina (uno spettacolo), e nel cortile, sotto il porticato ci racconta la storia del Cipresso millenario di cui possiamo vedere una piccola, si fa per dire, parte delle radici che è conservata proprio qui.

Continuiamo la visita al piano terra: facciamo un salto nel Risorgimento Italiano con la sala dedicate al conte Gabrio Casati, uomo politico, patriota e sostenitore delle famose Cinque Giornate di Milano, imparentato con gli ultimi discendenti dei marchesi Visconti, per passare poi alla sala con la raccolta di reperti archeologici con particolare attenzione alle urne cinerarie della civiltà di Golasecca.

Saliamo le scale, completamente affrescate, un vero incanto, facciamo la conoscenza con il cane impagliato e si arriva al salone delle feste  tappezato di affreschi che rappresentano scene mitologiche e religiose, qui si trova anche la Cappella consacrata intitolata alla Madonna Assunta, abbellita da suppellettili liturgiche. Vediamo poi la galleria di preziosi quadri a soggetto religioso nella sala dedicata a Nicolò Sfondrati, nato casualmente al Castello l’11 febbraio 1535. Eletto Papa con il nome di Gregorio XIV nel 1590.

Restiamo poi incantati nel vedere la Camera Reale, arredata con un imponente letto ligneo del Seicento lombardo e con una vista mozzafiato essendo posta nell'angolo della torre. La camera veniva riservata ai Re d’Italia quando soggiornavano a Somma per partecipare alle battute di caccia nella brughiera o per affari di stato.

Dal lato sinistro del salone si entra invece nella "Sala dei piatti da barba" dove sono collezionati 400 pezzi rari provenienti da tutte le parti del mondo: una collezione davvero unica e singolare. 

Abbiamo anche visto la camera da letto "di una bambina" con bambole che viste con gli occhi di oggi sembrano tutto fuorchè dedicate all'infanzia.

E tanto altro ancora. unica pecca, davvero, è non aver potuto fare foto all'interno, ma si fosse potuto probabilmente sarei ancora lì a fotografare.

Appena usciti ci mettiamo sulle tracce di un'opera d'arte che si può ammirare sia al castello che sulla parete dell’ex albergo Sempione in via Milano 17: “La carità“, quella che si può ammirare al Castello è realizzata da un ignoto artista bolognese del ‘600, rappresentata da una regina con due corone pronta ad aiutare chi è in difficoltà. La riproduzione è invece opera dello street artist  / pittore Andrea ‘Ravo’ Mattoni.

Dal castello la strada è semplicissima, tipo che basta nadare dritti verso la chiesa, proseguire di pochi metri e la si vede, troppo semplice giriamo proprio pochi metri prima, non so perchè decidiamo che dobbiamo costeggiare la chiesa, ma almeno ci imabttiamo in questi begli scorci.

Ma poi finalmente eccoci

davvero impressionante.

 
 e poi si torna a casa, ma salutiamo il Castello con ancora qualche scatto.

 

 






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