La giornata di oggi è tutta dedicata a Copenaghen: partiamo
con Christiansborg. Appena arrivati vediamo un cavaliere e una carrozza
trainata da quattro bellissimi cavalli che si esercitano nello spazio dedicato
dietro al castello.
Li osserviamo per un po’ poi decidiamo di entrare. Presi i biglietti lasciamo lo zaino nel solito armadietto, indossiamo le sovrascarpe di plastica e via con la visita delle sale reali per i ricevimenti attraversiamo diverse sale
fino ad arrivare alla grande e affascinante sala degli arazzi, qui è possibile scaricare l’applicazione Useeum che permette si scoprire la storia degli arazzi in autonomia.
Continuiamo la nostra visita e arriviamo nella sala dove vengono ricevute dalla Regina le persone che chiedono udienza.
Li osserviamo per un po’ poi decidiamo di entrare. Presi i biglietti lasciamo lo zaino nel solito armadietto, indossiamo le sovrascarpe di plastica e via con la visita delle sale reali per i ricevimenti attraversiamo diverse sale
fino ad arrivare alla grande e affascinante sala degli arazzi, qui è possibile scaricare l’applicazione Useeum che permette si scoprire la storia degli arazzi in autonomia.
Continuiamo la nostra visita e arriviamo nella sala dove vengono ricevute dalla Regina le persone che chiedono udienza.
Finita la visita ci dirigiamo verso le rovine che si trovano
sotto Christiansborg: una visita interessante che ripercorre la storia del
palazzo che ha subito tante trasformazioni nel corso degli anni.
Usciamo dal palazzo e girando a sinistra ci troviamo all’ingresso
delle vecchie cucine reali: che luogo affascinante! La visita è veloce perché
sono solo 3 stanze ma osservare gli stampi, i pentoloni, i forni e l’ambiente
tutto nell’insieme è davvero una bella esperienza.
Sono le 11 passate quando finiamo di visitare Christiansborg
e decidiamo di spostarci verso la prossima meta: Amalienborg. Lungo il tragitto
passiamo nuovamente da Nyhavn e veniamo rapiti dal profumo di carne grigliata
che arriva da un baracchino di street food: ottima scelta!
Visto che sono giorni che camminiamo e camminiamo decidiamo che dopo il pranzetto ci meritiamo anche un dolce: prendiamo dei churros in uno dei tanti locali che si affacciano sull’ex porto di Copenaghen, quindi riprendiamo il nostro cammino. Arriviamo a Amalienborg, la residenza ufficiale dei reali danesi
e cominciamo la visita dal primo piano del museo: le prime sale sono veramente ultracariche di oggetti, ma per noi hanno comunque il loro fascino. Tanti oggetti personali, foto, libri, carte, passeremmo ore a guardarle per cogliere ogni dettaglio, altre sale sembrano invece vuote, a confronto, ma raccontano degli spaccati di vita dei reali.
Finita la visita, indomiti, riprendiamo la nostra passeggiata per la città e decidiamo di tornare verso Nyhaven
per prendere il ponte che ci porterà all’isola dello streetfood: Papirøen. Sono le 15 ed è pienissimo! Che bel guazzabuglio di colori e profumi.
Finito il giro proseguiamo su questo lato del canale e decidiamo di visitare la città libera di Christiania, il quartiere parzialmente autogovernato della città. Ne avevo letto tanto, ma alla fine, a me, non è sembrata questa gran cosa, a parte il mercato a cielo aperto tollerato di erba.
Usciti dal quartiere ci troviamo praticamente davanti alla Chiesa del nostro salvatore, sfortunatamente è tardi e non è possibile visitarla e per salire i suoi 400 gradini che portano in cima alla particolare torre, c’è una coda incredibile, oltre al fatto che dubito che ora avrei le forze per salire tutti quei gradini.
Decidiamo di tornare verso l’albergo per riposarci un po’ prima di cena.
Per rifocillarci, senza andare troppo lontano, anzi proprio qui vicino, decidiamo di andare da Magasasa e ci siamo premiati con due bei piattoni di noodles: ottimi!
Prima di rientrare in albergo breve tappa al supermercato Netto qui vicino per prendere l’acqua.
Visto che sono giorni che camminiamo e camminiamo decidiamo che dopo il pranzetto ci meritiamo anche un dolce: prendiamo dei churros in uno dei tanti locali che si affacciano sull’ex porto di Copenaghen, quindi riprendiamo il nostro cammino. Arriviamo a Amalienborg, la residenza ufficiale dei reali danesi
e cominciamo la visita dal primo piano del museo: le prime sale sono veramente ultracariche di oggetti, ma per noi hanno comunque il loro fascino. Tanti oggetti personali, foto, libri, carte, passeremmo ore a guardarle per cogliere ogni dettaglio, altre sale sembrano invece vuote, a confronto, ma raccontano degli spaccati di vita dei reali.
Finita la visita, indomiti, riprendiamo la nostra passeggiata per la città e decidiamo di tornare verso Nyhaven
per prendere il ponte che ci porterà all’isola dello streetfood: Papirøen. Sono le 15 ed è pienissimo! Che bel guazzabuglio di colori e profumi.
Finito il giro proseguiamo su questo lato del canale e decidiamo di visitare la città libera di Christiania, il quartiere parzialmente autogovernato della città. Ne avevo letto tanto, ma alla fine, a me, non è sembrata questa gran cosa, a parte il mercato a cielo aperto tollerato di erba.
Usciti dal quartiere ci troviamo praticamente davanti alla Chiesa del nostro salvatore, sfortunatamente è tardi e non è possibile visitarla e per salire i suoi 400 gradini che portano in cima alla particolare torre, c’è una coda incredibile, oltre al fatto che dubito che ora avrei le forze per salire tutti quei gradini.
Decidiamo di tornare verso l’albergo per riposarci un po’ prima di cena.
Per rifocillarci, senza andare troppo lontano, anzi proprio qui vicino, decidiamo di andare da Magasasa e ci siamo premiati con due bei piattoni di noodles: ottimi!
Prima di rientrare in albergo breve tappa al supermercato Netto qui vicino per prendere l’acqua.
Nessun commento:
Posta un commento